Di seguito la scheda “LA SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO”, sulla Legge 4 marzo 2024, n. 25 “Modifiche agli articoli 61, 336 e 341 -bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico”, elaborata a cura della Segreteria Generale, degli Uffici e dei Coordinatori,
Snals, contrari a più poteri disciplinari ai dirigenti
Elvira Serafini, ‘Aran sorda alle osservazioni dei sindacati’
Di seguito la dichiarazione rilasciata dal segretario generale
“Nell’ambito delle trattative per la sequenza contrattuale relativa alle responsabilità disciplinari del personale docente del settore Scuola, lo Snals Confsal si è espresso decisamente contro qualsiasi ulteriore attribuzione di poteri disciplinari al dirigente scolastico.
A tal proposito lo Snals Confsal aveva già inviato all’Aran, durante le trattative per il rinnovo del CCNL di Comparto, un documento che indicava le nostre critiche e le nostre proposte.
In particolare, per lo Snals Confsal, Il dirigente scolastico non deve essere individuato come autorità disciplinare nei confronti del personale docente per le sanzioni disciplinari più gravi, a partire dalla sospensione dal servizio fino a dieci giorni. Non è accettabile che confluiscano nello stesso soggetto più poteri: accertare i fatti, raccogliere le testimonianze, avviare il procedimento disciplinare formulando i capi di accusa, sentire le varie parti coinvolte all’interno del contraddittorio e, all’esito dello stesso, irrogare la sanzione ovvero archiviare il procedimento.
La sanzione disciplinare della sospensione dal servizio con privazione della retribuzione deve restare materia dell’Ufficio dei Procedimenti Disciplinari presso gli Uffici scolastici regionali, corrispondentemente a quanto accade negli altri settori pubblici dove le sanzioni più gravi sono di competenza di organi esterni e superiori. La competenza disciplinare del dirigente scolastico deve essere limitata solo alla violazione degli obblighi di ufficio e non deve essere esercitata per fare rilievi sulle attività di insegnamento e educative. Diventa semmai necessario individuare un Organismo di Garanzia per la tutela dei principi costituzionali relativi alla libertà di insegnamento”.
7 — MAGGIO — 2024
CHE COS’E’ IL CSPI
E’ un organo consultivo che ha il compito di supportare il Governo nell’esercizio delle sue funzioni in materia di istruzione, università, ordinamenti scolastici, programmi scolastici, organizzazione generale dell’istruzione scolastica e stato giuridico del personale.
QUALI FUNZIONI SVOLGE
Rilascia pareri obbligatori (cioè necessariamente richiesti) ma non vincolanti, che rivestono tuttavia una forte valenza politica tanto che l’amministrazione, qualora intenda discostarsene, deve darne adeguata motivazione.
Il CSPI può esprimere, anche di propria iniziativa, pareri facoltativi su proposte di legge in materia di istruzione. E’, quindi, uno strumento di indirizzo politico (oltre che di supporto tecnico) di primaria importanza.
DA CHI E’ COMPOSTO
E’ composto da rappresentanti di tutte le componenti del personale scolastico dirigenti scolastici, docenti e ATA, comprese le scuole paritarie, nonché da membri nominati dal Ministro tra esponenti significativi del mondo della cultura, arte, università, professioni e industria. Di fatto è il massimo organo di rappresentanza e di partecipazione democratica nei processi decisionali in materia di istruzione.
PER QUALE MOTIVO E’ IMPORTANTE RECARSI A VOTARE
Perché operando in seno al CSPI i rappresentanti dei lavoratori della scuola hanno la possibilità di entrare nel merito dei provvedimenti governativi con proposte di integrazione/ modifica, suggerimenti e orientamenti, incidendo in maniera significativa sulla formulazione finale degli stessi.
PERCHE` VOTARE LA LISTA SNALS
Lo SNALS-CONFSAL è il sindacato autonomo più rappresentativo del comparto Istruzione e Ricerca e in quanto tale può vantare libertà da vincoli ideologici e da condizionamenti politici, nonché operare unicamente per la tutela degli interessi dei lavoratori e la valorizzazio- ne di tutte le professionalità presenti nelle scuole.
QUANDO SI VOTA
Il 7 MAGGIO 2024, dalle ore 8.00 alle o- re 17.00, si vota per l’elezione in seno al CSPI dei rappresentanti di tutte le componenti del personale scolastico. Ciascun elettore esprime le sue preferenze di voto per la sola componente di appartenenza.
In caso di impossibilità di svolgimento delle elezioni in tale data, per chiusura delle istituzioni scolastiche o per sospensione delle attività didattiche, è prorogata di diritto al giorno seguente non festivo.
CHI PUÒ VOTARE
Il personale docente e ATA in servizio nelle istituzioni scolastiche statali di ruolo e quello non di ruolo con contratto di lavoro a tempo determinato con scadenza 31 agosto o 30 giugno, oppure fino al termine delle lezioni, purché la nomina sia avvenuta prima del termine di presentazione delle liste (5 aprile 2024);
Dirigenti scolastici in servizio nelle istituzioni scolastiche statali;
Personale educativo dei convitti nazionali e degli educandati femminili;
Il personale docente dichiarato inidoneo alla propria funzione, ma idoneo ad altri compiti vota per la componente elettiva del ruolo di appartenenza (docente);
Il personale assente per qualsiasi legittimo motivo, salvo risulti sospeso dal servizio a seguito di procedimento penale o disciplinare, oppure sospeso cautelarmente in attesa di procedimento penale o disciplinare;
Il personale assente dal servizio per motivi sindacali o in aspettativa per motivi di famiglia, personali, di lavoro e di studio;
Il personale dirigente, docente ed ATA in servizio nelle scuole di lingua tedesca, slovena e della Valle d’Aosta vota nelle predette scuole senza alcuna distinzione tra le varie componenti.
DOVE SI VOTA
Il personale docente ed ATA vota nella sede dell’istituzione scolastica in cui presta servizio il giorno delle votazioni;
I dirigenti scolastici votano presso le istituzioni scolastiche individuate dagli uffici scolastici regionali;
Il personale educativo e ATA dei convitti nazionali, degli educandati femminili vota presso la scuola primaria più vicina individuata dall’ufficio scolastico regionale;
Il personale comandato, collocato fuori ruolo vota presso la propria istituzione scolastica; detto personale può votare presso altra istituzione scolastica presentando richiesta entro tre giorni dalla data di pubblicazione degli elenchi degli elettori aventi diritto al voto;
Il personale fuori sede per servizio o residente in un comu- ne diverso può votare anche in un seggio diverso da quel- lo nei cui elenchi è inserito, purché dichiari sotto la pro- pria responsabilità di non votare in altra sede;
il personale in assegnazione provvisoria deve essere inserito negli elenchi della scuola in cui presta effettivo servizio.
MODALITA` DI VOTO
Gli elettori votano nei seggi nei cui elenchi sono compresi, previa esibizione di un documento valido per il loro rico- noscimento. Il voto è espresso personalmente da ciascun elettore mediante una croce sul numero romano di individuazione della lista indicato nella scheda e mediante l’indicazione del cognome e, ove necessario per il verificarsi di omonimie nella stessa lista, del nome e della data di nascita del candidato o del numero arabo assegnatogli. E’ comunque valido anche il solo voto di lista.
I soggetti disabili possono servirsi dell’ausilio di un elettore che sia stato volontariamente scelto come accompagnatore, purché quest’ultimo eserciti il diritto di voto presso la stessa sede; di tale evenienza viene fatta annotazione nel verbale delle operazioni di voto.
PREFERENZE ESPRIMIBILI
Il numero di preferenze esprimibili è pari a quello dei rappresentanti eleggibili per ciascuna componente:
- 1 preferenza per la componente personale docente
scuola infanzia;
4 | preferenze per la componente personale docente scuola primaria; | ||
4 | preferenze per la componente personale docente scuola primo grado; | ||
3 | preferenze per la componente personale docente scuola secondo grado; |
- 2 preferenze per la componente personale dirigente scolastico;
1 preferenza per la componente personale ATA;
1 preferenza per la componente personale dirigente, docente e ATA per le scuole di lingua tedesca;
1 preferenza per la componente personale dirigente, docente e ATA per le scuole di lingua slovena;
1 preferenza per la componente personale dirigente, docente e ATA per le scuole della Valle d’Aosta.
IL 7 MAGGIO
FAI VALERE LE TUE IDEE
VOTA E FAI VOTARE LE LISTE S.N.A.L.S.
SNALS—CONFSAL
LA FORZA DELLE TUE IDEE
La Segreteria Nazionale e le Segreterie Provinciali dello SNALS-CONFSAL intendono offrire un servizio gratuito di consulenza tecnico-giuridica e di assistenza operativa per la lavorazione delle posizione assicurative (TFR, TFS ..) attraverso la piattaforma telematica Nuova Passweb, dal semplice controllo ed inserimento delle informazioni fino al completamento della pratica con successivo invio all’INPS.
Il Progetto Servizio di assistenza e supporto, messo a disposizione dallo SNALS-CONFSAL, intende fornire un prezioso aiuto a fronte delle criticità che si riscontrano nell’espletamento per la lavorazione delle posizioni assicurative, attraverso anche consulenze personalizzate e materiale formativi di supporto.
Si potrà usufruire di questa assistenza prenotandosi sulla piattaforma telematica dedicata, predisposta dallo Snals www.sospassweb.com
Sono già stati programmati dei webinar per analizzare ed affrontare la problematiche relative al TFR telematico, con approfondimenti tecnici ed esempi pratici.
Il primo seminario online si svolgerà martedì 23 aprile p.v. dalle ore 9:00 alle ore 13:00; a cui seguiranno altri incontri (in)formativi anche in orario pomeridiano.
Per prenotarsi è sufficiente collegarsi al portale www.sospassweb.com; cliccare sul banner “TFR telematico” e lasciare i propri dati nell’apposito modulo di contatto.
Sindacato SNALS ti sta invitando a una riunione pianificata in Zoom.
Argomento: Assemblea provinciale SNALS Bari
Ora: 28 feb 2024 12:00 AM Roma
Entra Zoom Riunione
https://bit.ly/Assemblea280224
ID riunione: 837 7340 6714
Codice d’accesso: 2802
Di comune accordo con le altre organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del comparto istruzione e ricerca, rivolgiamo a tutte le Senatrici e Senatori della Repubblica un appello a voler prendere in considerazione, nell’esaminare il DDL n.615 contenente “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art.116, terzo comma della Costituzione”, le ragioni che ci inducono a chiedere la piena salvaguardia del carattere unitario e nazionale del nostro sistema pubblico di istruzione. Si tratta di una richiesta condivisa da tutte le organizzazioni sindacali, pur in un contesto articolato e plurale di considerazioni e valutazioni che ciascuna sigla, in autonomia, intende in questa fase porre all’attenzione del Legislatore, ferme restando le iniziative che singolarmente o congiuntamente sono state nel tempo assunte anche in merito ai progetti di autonomia differenziata su cui si è sviluppato un intenso dibattito politico già prima dell’emanazione del DDL oggi in discussione.
Lo Snals Confsal, pertanto, rivolge un appello alle Senatrici e ai Senatori della Repubblica affinché valutino, durante l’iter di approvazione del Disegno di Legge n. 615 relativo alle disposizioni per l’autonomia differenziata, le nostre raccomandazioni per garantire il carattere unitario del sistema nazionale di istruzione e la parità dei diritti di tutti i lavoratori della scuola.
La regionalizzazione in materia di istruzione non farebbe altro che aggravare il divario tra le regioni ricche e quelle povere con il risultato di addebitare gli scarsi risultati degli alunni alla scarsa efficacia di coloro che operano nella comunità scolastica. L’autonomia differenziata metterebbe poi a rischio l’unità del sistema nazionale di istruzione, garantita dalla nostra Costituzione, con grave pregiudizio dell’uguaglianza di studenti e lavoratori della scuola. Ancora più gravi sarebbero gli effetti sul personale della scuola che, privo di tutele contrattuali nazionali, sarebbe sottoposto a discipline del rapporto di lavoro differenziate e con trattamenti economici diversi anche in corrispondenza di analoghe prestazioni lavorative.
Lo Snals Confsal ritiene che non si possa quantificare l’entità delle risorse da trasferire alle regioni sulla base della serie storica della spesa. Tale ottica condanna coloro che vivono in contesti difficili e deprivati ad uno stato permanente di povertà e smentisce la strategia del PNRR di riduzione dei divari territoriali e di contrasto alle povertà educative.
Sul piano sindacale Lo Snals Confsal ribadisce la necessità di regole contrattuali del rapporto di lavoro stabilite a livello nazionale, uguali per tutti i lavoratori. Con l’autonomia differenziata si creerebbero i presupposti per una disuguaglianza di diritti che inciderebbe inevitabilmente sulla qualità del servizio educativo.
Il Segretario Generale
(Elvira Serafini)