personale ata

Il MI – DGPER ha trasmesso la nota prot. 10588 del 29-04-2020 che prevede la riattivazione delle procedure dei concorsi per titoli per l’accesso ai ruoli provinciali, relativi ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA, per l’a.s. 2019-20 per le graduatorie a.s. 2020-21 (24 mesi).
L’Amministrazione, facendo riferimento alla riunione con le OO.SS., ha comunicato che “le osservazioni formulate nel corso dell’incontro di ieri sono state accolte, ad eccezione di quella relativa alla richiesta di un pdf della bozza di domanda e del recupero dal fascicolo personale dei servizi svolti da sottoporre alla validazione da parte del candidato. A seguito di interlocuzioni con il gestore dei s.i., è emerso che questi interventi richiedono tempi tecnici di attuazione incompatibili con le esigenze di celerità attuali e saranno effettuate il prossimo anno in occasione del rinnovo delle graduatorie per il 21/22”.

Allegato: MI-DGPER_10588_29-04-2020 24mesiATA

 

La Giornata del Lavoro merita, ancora di più oggi, di essere celebrata poiché è proprio dal lavoro e dai cittadini della nostra Nazione che è possibile trarre le opportunità per la ripartenza e le energie per affrontare la grave crisi economica e sociale che abbiamo davanti.

Elvira Serafini

Pubblichiamo in allegato il decreto del ministero dell’università contenente il rinvio   delle  prove pre-selettive di  accesso al tfa sostegno 2020/2021 a causa della pandemia da COVID19  e le nuove

date fissate per le suddette prove

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Roma 10 aprile 2020

Mobilità e vincolo quinquennale per docenti ex FIT immessi in ruolo nell’anno scolastico 2019/2020

Ai sensi dell’OM del 23.03.2020 per i trasferimenti del personale della scuola per l’a.s. 2020/21 i docenti neoimmessi in ruolo nell’a.s. 2019/2020 da Graduatoria di merito del concorso DDG 85/18 (cd e FIT) sono soggetti al vincolo quinquennale, così come quelli individuati dal Decreto Ministeriale 631/10 e assunti con decorrenza giuridica ed economica dall’anno scolastico 2019/2020 Tali docenti sono pertanto tenuti a restare presso l’istituzione scolastica di immissione in ruolo, nel medesimo tipo di posto e classe di concorso, per almeno altri 4 anni, tranne che si verifichi il caso di sovrannumero o esubero o l’applicazione dell’articolo 33, commi 5 e 6, della legge 104/92, limitatamente a fatti sopravvenuti dopo il termine di presentazione delle domande per il concorso. Diversa, invece, la situazione per i docenti immessi in ruolo nell’anno scolastico 2018/2019 sia pure dalla stessa procedura. Infatti, secondo quanto indicato dalla legge N. 145 del 30 dicembre 2018 (art. 1, comma 795), ai soggetti avviati al percorso triennale di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente (FIT) nell’anno scolastico 2018/2019, continuano ad applicarsi le disposizioni preesistenti. Ne deriva che solo quest’ultimi possono presentare domanda di mobilità volontaria; mentre per i primi tanto viene precluso evidenziando una ingiustificata disparità di trattamento rispetto a Docenti immessi in ruolo nell’anno scolastico 2019/2020 dalla stessa procedura concorsuale. Lo SNALS CONFSAL, a tutela di tali docenti, si è battuto su tutti i tavoli di confronto perché tale disparità venisse eliminata. A procedura avviata, tuttavia, permane tale situazione di pregiudizio per la quale la Segreteria Generale, tramite il proprio Ufficio Legale, ha ritenuto di proporre azione giudiziaria per la tutela degli interessi lesi, presentando in prima persona un ricorso al TAR del Lazio al fine di tutelare il personale docente che a causa del vincolo quinquennale non può partecipare alla mobilità. Si fa presente la possibilità dell’eccezione di competenza che il giudice amministrativo potrebbe esperire, date precedenti pronunce in tema di mobilità. Ciononostante si ritiene opportuno procedere con una azione giudiziale di respiro politico.  Eventuali interessati potranno aderire gratuitamente al ricorso nazionale secondo le modalità di adesione che verranno fornite successivamente dall’Ufficio Legale direttamente alle segreterie interessate.. I Segretari Provinciali si preoccuperanno di informare gli interessati della competenza del GdL e che tale iniziativa è tesa solo a rafforzare la posizione del sindacato nei confronti dei comportamenti del Miur in tema di relazioni sindacali. Per dichiarare l’interesse al ricorso gli interessati dovranno far pervenire l’adesione entro e non oltre il 30 maggio 2020

Cordiali saluti.

SNALS CONFSAL F.to Elvira Serafini

Auguri per la Santa Pasqua 2020 da parte  del segretario provinciale prof. Vito Masciale

“Un buon insegnante può ispirare speranza, infiammare l’immaginazione e infondere l’amore per imparare.”
Brad Henry

Carissimi,
quasi tutto intorno a noi è cambiato di colpo ma il tempo

passa anche se il nostro ritmo è più lento e il calendario ci indica

che Pasqua è arrivata.

Oltre a tutto quello che di tecnico, professionale ed importante ci siamo scritti e detti in questo periodo voglio condividere con voi un pensiero di vicinanza, di sincero augurio e soprattutto ancora una volta un grande GRAZIE!
Grazie per il vostro impegno tenace! Grazie per tutte le vostre domande e i vostri dubbi!
Grazie per il vostro voler sempre capire! Grazie per il vostro voler sempre agire nella legalità!
Grazie per non esservi stancati di dialogare! GRAZIE per tutta l’attenzione che avete, nonostante tutte le difficoltà, per i vostri alunni e per le loro famiglie: perché nessuno resti indietro e perché
nessuno perda il gusto dell’impegno e dell’apprendere.
La pandemia lascerà per sempre le sue tracce in tutti noi e nelle nostre realtà umane e professionali.
Avremo una NUOVA normalità a cui dovremo abituarci e che affronteremo giorno dopo giorno tutti uniti anche se forse ancora un po’ distanti.
Per costruire questo nuovo futuro della scuola lo SNALS sarà come sempre in prima linea per continuare a declinare nel miglior modo possibile il diritto all’ apprendimento e allo studio con la
tutela dei diritti di sicurezza del lavoro e sul posto di lavoro di tutti gli operatori della scuola.
Per ora: abbiate una buona Pasqua, una Pasqua serena per quello che è possibile, una Pasqua nel pieno rispetto delle regole che la drammaticità del momento impone!
Siamo stati, ci siamo e saremo sempre con voi per aiutarvi a rinascere più forti e protetti che mai.
Auguri di Buona Pasqua 2020

prof. Vito Masciale

segretario provinciale

NORMATIVA EMERGENZIALE
PROPOSTE DELLA CONFSAL
1. Obbligo, anche nei comparti della Pubblica Sicurezza, Soccorso Pubblico e Difesa Civile, di un protocollo di sicurezza anti-contagio, di prevenzione e protezione, individuale e collettiva, concordato con i rappresentanti dei lavoratori.
2. Controlli diagnostici covid-19 per tutti i lavoratori a rischio, con il potenziamento del sistema nazionale di testing attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture sanitarie idonee, pubbliche e private, sull’intero territorio nazionale.
3. Riconoscimento del lavoro svolto nel periodo emergenziale: a) indennità di rischio commisurata alla pericolosità dell’attività svolta; b) equiparazione delle infermità derivanti dal virus a malattia professionale; c) il decesso del lavoratore deve essere considerato morte sul lavoro
4. Riconoscimento dei costi sostenuti per la dotazione di dispositivi di protezione individuale, sia per le aziende, sia per i singoli lavoratori che provvedono in modo autonomo.
Ai medici di famiglia riconoscere anche i costi sostenuti per gli assistiti.
5. Regolamentazione Trasporto pubblico: a) sanificazione quotidiana dei mezzi; b) potenziamento nelle fasce orarie legate al lavoro; c) regolamentazione delle condizioni di accesso;
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TEST DIAGNOSTICI OBBLIGATORI PER LE CATEGORIE A RISCHIO
Il lavoratore impegnato nell’erogazione di servizi al pubblico, e quindi maggiormente esposto al rischio del contagio, ha il diritto-dovere di conoscere la propria condizione di salute rispetto al nuovo virus, per poter tutelare la propria salute e quella altrui.
E’ dovere del Governo garantire il diritto alla conoscenza dello status di salute dei lavoratori disponendo un obbligo di controlli diagnostici per il covid-19, e a tal fine potenziando la capacità nazionale di testing attraverso il coinvolgimento di tutte le strutture sanitarie abilitate, sia pubbliche che private, in raccordo anche con i medici del lavoro.
Obbligo. Al fine di rilevare eventuale contagio da covid-19, è fatto obbligo di effettuare un esame di controllo diagnostico a tutti i lavoratori, sia dei comparti pubblici che dei settori privati, sia dipendenti che autonomi, che nello svolgimento del proprio lavoro offrono servizi a diretto contatto con i cittadini.
Tale controllo sarà periodicamente ripetuto nei modi previsti dai protocolli di sicurezza, secondo i tempi stabiliti dalle autorità sanitarie territoriali.
Potenziamento del sistema diagnostico. Al fine di determinare un’adeguata capacità nazionale di testing, tutte le strutture sanitarie, pubbliche o private, accreditate presso le competenti autorità sanitarie e dotate di idoneo laboratorio diagnostico, sono autorizzate con effetti immediati ad eseguire i test covid-19.
Gli elenchi delle strutture disponibili saranno tempestivamente pubblicati e aggiornati, affinché le amministrazioni pubbliche e i titolari di aziende private possano avanzare direttamente ad esse la richiesta di controllo per il personale dipendente.
Allo scopo di limitare gli spostamenti delle persone, i prelievi saranno effettuati da personale specializzato sui luoghi di lavoro, fermo restando la facoltà del lavoratore di recarsi presso un laboratorio di sua scelta, sia volontariamente sia se è in condizione di smart worker.
Sarà realizzato un opportuno raccordo con il medico del lavoro, reintroducendo anche la figura del medico scolastico.
Categorie di lavoratori. In via prioritaria saranno considerate le seguenti categorie di lavoratori:
• medici di famiglia, operatori della sanità e dei servizi socio-sanitari;
• operatori dei servizi di Pubblica Sicurezza, del Soccorso Pubblico E Difesa Civile (Polizia Di Stato, Vigili Del Fuoco, Polizia Penitenziaria, Polizia Municipale);
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• personale preposto ai servizi al pubblico di poste e banche, uffici statali, comunali e regionali;
• conducenti di mezzi di trasporto collettivo pubblico e privato;
• personale addetto ai servizi di cassa e di banco negli esercizi commerciali.
• docenti e personale scolastico;
• altre categorie individuate dai Ministeri competenti.
Costi. Considerata l’attuale situazione di assoluta emergenza, nonché l’alta valenza di carattere preventivo, i test saranno a carico del SSN, senza oneri né per i lavoratori, né per i datori di lavoro.
OBBLIGO DI PROTOCOLLI DI SICUREZZA ANTI CONTAGIO NEI COMPARTI DELLA PUBBLICA SICUREZZA, SOCCORSO PUBBLICO E DIFESA CIVILE Oltre alla revisione dei due protocolli stipulati da una rappresentanza sindacale incompleta, occorre estendere anche ai comparti della Pubblica Sicurezza, Soccorso Pubblico E Difesa Civile l’obbligo di specifici protocolli di sicurezza anti-contagio, affinché le rispettive amministrazioni vengano indotte a confrontarsi con i rappresentanti dei lavoratori per concordare regole e misure organizzative e preventive, per poter fronteggiare l’emergenza sanitaria con il pieno coinvolgimento e contributo di tutti.
Obbligo. Le amministrazioni dei comparti Pubblica Sicurezza, Soccorso Pubblico E Difesa Civile provvederanno tempestivamente a definire e a stipulare con tutte le organizzazioni sindacali dei lavoratori, rappresentative nel comparto, apposito protocollo anti-contagio, che da un lato regolamenti le misure di sicurezza, prevenzione e protezione, individuali e collettive, e dall’altro migliori l’organizzazione del lavoro e dei servizi essenziali da garantire ai cittadini.
Il Protocollo regolamenterà altresì le modalità per l’effettuazione dei test diagnostici periodici e della sanificazione dei luoghi di lavoro.
Monitoraggio. Una commissione pariteticamente costituita, anche con articolazioni territoriali, avrà la funzione di monitorare il rispetto del protocollo e di valutare ogni eventuale inadempienza o violazione del protocollo stesso.
RICONOSCIMENTO DEL LAVORO PRESTATO NEL PERIODO DELL’EMERGENZA SANITARIA
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Ripagare il senso di responsabilità e lo spirito di abnegazione che stanno dimostrando i lavoratori tutti, nei settori pubblici e in quelli privati, è un dovere morale e un obbligo istituzionale.
Il riconoscimento dovrà riguardare sia l’aspetto retributivo, sia le garanzie dovute in caso di malattie o infermità permanenti, dovute all’infezione da virus.
Il decesso del lavoratore va equiparato a morte sul lavoro.
Indennità di rischio
Per il periodo di vigenza dello stato di emergenza sanitaria, è riconosciuta. con oneri a carico dello stato, una maggiorazionedella retribuzione mensile, commisurata ai fattori di rischio connessi all’attività svolta e al settore di appartenenza, secondo parametri definiti con decreto emanato dal Ministero del lavoro, sentite le organizzazioni sindacali dei lavoratori.
Nei settori del lavoro privato l’indennità potrà essere corrisposta anche in sede di mensilità aggiuntiva e sarà oggetto di compensazione ai sensi dell’art 17 del dl.vo n.241/1997.
L’indennità di rischio assorbe e sostituisce il bonus di 100 euro
Riconoscimento malattia professionale. Attesa l’equiparazione dell’infezione da covid-19 a infortunio sul lavoro, nei casi in cui il lavoratore dovesse rimanere afflitto da danni permanenti e comunque da ridotte capacitò lavorative, il medesimo avrà diritto al riconoscimento dell’infermità quale malattia professionale, con i benefici previsti dalla vigente normativa (causa di servizio, pensione privilegiata)
In caso di decesso dovuto all’infezione, l’evento sarà equiparato a morte sul lavoro, con i conseguenti benefici di legge previsti per gli eredi.
REGOLAMENTAZIONE E POTENZIAMENTO TRASPORTO COLLETTIVO
Urge evitare che il trasporto pubblico continui ad essere luogo di propagazione del contagio , come da troppo tempo sta avvenendo. Un settore nevralgico che costituisce una grave falla nel sistema di contenimento dell’epidemia, perché è occasione di alto rischio per le persone che si recano al lavoro, il cui contagio vanifica il sacrificio dei familiari che restano chiusi in casa.
Potenziamento . Saranno potenziate le capacità di trasporto collettivo nelle fasce orarie corrispondenti alle necessità di spostamento dei lavoratori. A tal fine, le aziende di trasporto hanno facoltà di stipulare contratti di collaborazione anche con personale collocato a riposo nell’ultimo biennio.
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Condizioni di accesso. Sarò consentito accedere ai mezzi di trasporto collettivo subordinatamente al rispetto delle seguenti condizioni:
a) sanificazione quotidiana dei mezzi di trasporto;
b) numero massimo di persone in base alla distanza minima consentita;
c) obbligo per i passeggeri di dispositivo di protezione individuale
d) distanziamento minimo negli spazi adibiti ad attesa del mezzo.
RICONOSCIMENTO DEI COSTI SOSTENUTI PER DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Non è mai troppo tardi per diffondere in modo sistematico e generale la disponibilità e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale anti-contagio.
Riconoscimento costi. Sono riconosciuti come credito d’imposta i costi sostenti dalle aziende per la dotazione ai propri dipendenti di dispostivi di protezione individuale, tesi a prevenire il contagio covid-19.
Sono altresì riconosciuti, come detrazione d’imposta, i costi sostenuti dal singolo lavoratore , nel caso lo stesso provveda in modo individuale.
Medici di famiglia
Ai medici di famiglia saranno riconosciuti anche i costi sostenuti per fornire i dispositivi di protezione ai propri assistiti, che necessitano di essere visitati.

Riceviamo e pubblichiamo in allegato la nota Confsal-Covid19 inviata agli organi di governo dal segretario generale della Confsal

Nota Confsal Covid 19

Sulla base di un orientamento giurisprudenziale ormai sempre più consolidatosi contro la mobilità del personale della scuola nelle parti in cui non prevede:
1. la valutazione degli anni scolastici compiuti nelle scuole paritarie;
2. il riconoscimento del diritto di precedenza previsto dalla legge n. 104/92 (art. 3 comma 3) anche nella mobilità interprovinciale per il referente unico che presta assistenza al genitore disabile;
3. il raggiungimento del compiuto quinquennio sul sostegno per il personale docente di ruolo su tale tipologia di posti e che abbia anche precedente servizio su posti di sostegno di altro ruolo e/o pre-ruolo da poter sommare ai fini dello scioglimento del vincolo;
4. la possibilità di partecipare alla mobilità al personale docente di ruolo assunto da FIT nell’a.s. 2019/20 (anche ex D.M. 631/2018) vincolandolo al quinquennio di permanenza nella sede assegnata;
l’Ufficio legale nazionale, anche su richiesta di alcune segreterie provinciali, ha individuato le suindicate ipotesi di lesione di diritti che potrebbero trovare accoglimento da parte del GdL territorialmente competente.
Tali azioni andranno infatti proposte dinanzi al Giudice del Lavoro territorialmente competente atteso che il TAR del Lazio si è già dichiarato incompetente trattandosi di azione tesa al riconoscimento di diritti soggettivi.

L’Ufficio Legale ha predisposto la bozza dei ricorsi e le indicazioni della documentazione occorrente unitamente alle sentenze di accoglimento, che le segreterie potranno richiedere secondo le consuete modalità:
– mail da inviare all’indirizzo legale@snals.it con l’indicazione del ricorso richiesto
– copia del bonifico di euro 200,00 per ogni ricorso da effettuare sull’IBAN IT 09 Z 03111 03210 000000003483
Infine, facciamo presente che tutte le attività giudiziarie sono sospese fino al 15.04.2020; tuttavia, gli interessati dovranno presentare nei termini domanda di mobilità contenente la richiesta vantata e, ove non sia possibile tramite il sistema di istanze on line (per es. per blocco sostegno o ex Fit), produrre domanda cartacea tramite Racc. AR o PEC e conservare copia.
Cordiali saluti.
SNALS CONFSAL
F.to Elvira Serafini

DECRETO SCUOLA – SNALS: DECISIONI UNILATERALI DEL GOVERNO.

D’ACCORDO CON SALVAGUARDIA DELL’A.S. 2019/2020 E ESAMI CONCLUSIVI DEL CICLODI ISTRUZIONE, MA NON PER ORGANICI E GRADUATORIE DI ISTITUTO CHE MINANO IL REGOLARE AVVIO DEL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

Con il decreto scuola approvato ieri, il Governo fornisce indicazioni per la gestione della valutazione finale degli alunni e degli esami di Stato dei due cicli di istruzione. Purtroppo non c’è stato un effettivo confronto con le OO.SS. avendo, la Ministra, assunto decisioni unilaterali.

Entrando nel merito, condividiamo le scelte operate per la salvaguardia dell’anno scolastico e per assicurare il conseguimento del titolo di studio a centinaia di migliaia di studenti con procedure che, pure nell’emergenza, garantiscono una certa serietà.

Non siamo d’accordo, però, con le evidenti omissioni di temi altrettanto importanti per il regolare avvio del prossimo anno scolastico.

Sugli organici manca ciò che stiamo chiedendo da tempo: prima di tutto il mantenimento degli attuali livelli di organico, senza gli ulteriori tagli prospettati dal Ministero e, poi, non certo meno importante, il passaggio all’organico di diritto di tutti i posti consolidati in organico di fatto. Quest’ultima operazione consentirebbe altresì di dare certezze ai docenti e di limitare, per il futuro, il grave fenomeno del precariato, aprendo così, nella scuola, una stagione nuova. Non solo, ma favorirebbe altresì la continuità didattica, mai come in questo momento indispensabile, anche in vista, se necessario, di un’eventuale prosecuzione della didattica a distanza.

Altri elementi di negatività sono: il mancato aggiornamento delle graduatorie di istituto, con la conseguente impossibilità per i supplenti di operare una nuova scelta di scuole o, addirittura di province, in base anche alle disponibilità di lavoro che, in questi anni, si è rilevata o alle esigenze personali o familiari. Ciò porterà ad un incremento delle messe a disposizione, con tutte le note conseguenze, che con l’assenza della previsione di un concorso straordinario per titoli porteranno le scuole ad una ingovernabilità senza precedenti dal prossimo settembre. Nell’attuale situazione di emergenza bisogna individuare misure che garantiscano stabilità a tutti i protagonisti della comunità scolastica. Quanto detto vale non solo per il personale Docente, ma anche per il personale ATA, a maggior ragione in un momento in cui la stabilità diviene indispensabile per garantire le scelte che l’emergenza impone. In riferimento a quest’ultima fascia di personale non può sfuggire come la carenza di Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) di ruolo crei una serie di problemi nelle scuole, tenuto conto dell’importante funzione amministrativa che essi rivestono per cui è necessario risolvere l’annoso problema della stabilizzazione degli assistenti amministrativi facente funzione di Direttore dei Servizi Amministrativi. Ci aspettiamo che il Ministero ed il Governo promuovano, in sede di conversione del decreto e nella predisposizione dei conseguenti provvedimenti amministrativi, le modifiche necessarie ad assicurare finalmente la stabilizzazione dei precari ed un sistema di garanzie per il corretto esercizio della funzione docente in situazioni ordinarie e straordinarie come l’attuale. Certo siamo contrari alla riconduzione all’ordinario della didattica a distanza, che va considerata una risposta eccezionale ai fatti eccezionali di cui, purtroppo, il Paese è vittima. Ciò perché il rapporto diretto docente/alunno non può essere sostituito da interventi didattici a distanza, specie nella scuola dell’infanzia e primaria (in questi casi, fra l’altro sarebbe necessaria la costante presenza di un adulto in casa, anche in orario scolastico), ma non solo: pensiamo poi agli alunni con problemi di apprendimento o i diversamente abili che necessitano di essere seguiti con un rapporto diretto e non a distanza.

Se la Ministra comprenderà il valore delle relazioni sindacali per la soluzione dei problemi della scuola, lo SNALS-Confsal sarà pronto a collaborare per la positiva conclusione dell’anno scolastico e la definizione delle misure propedeutiche al regolare avvio del prossimo.

 

Segretario Generale

Elvira Serafini

Pubblichiamo in  allegato la comunicazione pervenuta dalla dirigente dell’ufficio II dell’Ufficio scolastico regionale relativo alla nuova ripartizione di A.T. a tempo determinato a seguito della nuova definizione della rete regionale resasi necessaria dopo le indicazioni ministeriali e il relativo

Allegato 1 : PUGLIA – Ripartizione 74 AT – Scuole Polo e Rete di cui al D.M. n.187 del 26.03.2020

m_pi.AOODRPU.REGISTRO UFFICIALE(U).0007919.02-04-2020

Puglia – ripartizione 74 AT – scuole polo e rete