Su sollecitazione del segretario provinciale prof. Vito Masciale l’ufficio legale

ha   approfondito l’argomento interessante ed attuale della carta elettronica per l’aggiornamento.

L’ufficio legale ha espresso   parere favorevole sul  ricorso finalizzato ad ottenere l’accertamento del diritto alla c.d. carta docente in favore dei precari, con pagamento dei relativi importi annuali pari a euro 500.00, con riferimento a tutti gli anni di servizio resi in favore dell’amministrazione scolastica successivamente al 2015, nei limiti della prescrizione quinquennale.

 

Ricapitolando gli aspetti normativi :

 

La legge 107/2015 ha istituito la Carta elettronica

 

La legge 107/2015 ha previsto per i soli docenti di ruolo l’istituzione di una Carta elettronica del valore nominale di 500 euro per l’aggiornamento e la formazione del docente, da utilizzare per l’acquisto di libri e di testi, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

 

L’esclusione dei precari è illegittima

 

Il Consiglio di Stato con la recente sentenza n. 1842/2022 ha tuttavia ritenuto illegittimo escludere il personale precario dall’erogazione della Carta elettronica, estendendo ai docenti precari di religione cattolica – ma il principio vale per tutti i docenti precari – il diritto di ottenere anch’essi, come tutto il restante personale di ruolo, la c.d. Carta elettronica del valore di 500 euro annui.

 

Ai precari la Carta docenti sia per il futuro che per il passato

 

Tutto il personale docente non di ruolo ha pertanto diritto non solo a ricevere per il futuro la Carta elettronica ma, alla luce della chiara decisione del Consiglio di Stato, ha anche diritto a riceverla per gli anni di servizio già prestati.

 

Come fare per rivendicare l’attribuzione della Carta elettronica !!!!!!!

 

Sarà necessaria un’azione legale innanzi al Giudice del lavoro per rivendicare il diritto alla corresponsione della Carta docenti per tutti gli anni di servizio prestati con contratto a tempo determinato, con la possibilità per ciascun docente di recuperare almeno 2500 euro se si è prestato servizio negli ultimi 5 anni.

1^ cosa da fare

 

È NECESSARIO  intanto procedere con una lettera di messa in mora dell’Amministrazione, al fine di interrompere i termini di prescrizione, per poi procedere con l’azione legale.Trovate  di seguito

un modello di lettera da compilare, firmare e trasmettere a mezzo pec da parte del personale precario interessato come prima azione da compiere e subito dopo segnalare con una mail all’indirizzo info@snalspuglia.it di averlo fatto per essere coinvolti nel ricorso GRATUITO che lo Snals della provincia Bari-Bat offre a tutti i suoi iscritti.

 

Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia

 

pec: ____________________________________

 

USR Puglia

Ambito Territoriale di  ___________________

 

 

pec: ____________________________________

 

 

All’Istituto scolastico sede di servizio

 

_________________________________________

 

Via _____________________________________

 

pec.: ___________________________________

 

 

 

 

p.c.Allo studio legale Toscano & Partners

Via Marco Partipilo, 48 – Bari

 

pec: toscano.nicolaroberto@avvocatibari.legalmail.it

 

 

OGGETTO: PERSONALE DOCENTE PRECARIO: DIRITTO ALLA CARTA ELETTRONICA PER L’AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONE: ATTO DI DIFFIDA E MESSA IN MORA. 

 

Il sottoscritto ____________________________________ nato a _______________________il _______________ in servizio presso _____________________________________________ in qualità di docente per la classe di concorso __________________,

 

DIFFIDA

 

le Amministrazioni di indirizzo a voler provvedere al riconoscimento del diritto alla CARTA ELETTRONICAPER L’AGGIORNAMENTO E LA FORMAZIONEex l. 107/2015 e così al pagamento del relativo importo annuo pari a € 500,00, con specifico riferimento ai servizi resi dallo scrivente in virtù di contratti a tempo determinato di durata annuale (fino a 30.6 ovvero al 31.8), con decorrenza dall’anno scolastico 2015/2016 come di seguito indicati anche ai sensi e per gli effetti del DPR 445/2000:

  1. dal______________ 2015 al _______________2016 presso ________________________;
  2. dal _______________2016 al _______________2017 presso ________________________;
  3. dal _______________2017 al ______________ 2018 presso ________________________;
  4. dal _______________ 2018 al ______________ 2019 presso _______________________;
  5. dal _______________ 2019 al _______________2020 presso ______________________;
  6. dal _______________2020 al ________________2021 presso ______________________;
  7. dal _______________ 2021 al ________________2022 presso _____________________.

Il riconoscimento domandato trova fondamento nei principi di uguaglianza, buon andamento, cura della formazione e dell’elevazione professionale, ricavabili da norme costituzionali, di contrattazione collettiva, e comunitarie.

La presente richiesta costituisce atto di formale messa in mora e s’intende interruttiva di ogni termine di decadenza e/o di prescrizione previsto dalla legge.

Data _________________

Firma ______________________________

 

Allegato: Diffida carta elettronica docenti

Riceviamo e pubblichiamo questa nota del nostro ufficio legale importantissima per i nostri iscritti docenti precari:

 

Con una sentenza innovativa  di qualche giorno fa il Tribunale di Bari ha riconosciuto la Retribuzione professionale docenti  per l’INTERO periodo di lavoro svolto in cattedra.

 

Attualmente la retribuzione professionale docenti è un compenso stabilito nel CCNL erogato ai docenti per l’espletamento della propria professione ed è riconosciuto:

  • ai docenti di ruolo;
  • ai docenti con contratti di supplenza al 30.06;
  • ai docenti con contratti al 31.08.

Ma   non è riconosciuta agli insegnanti che svolgono supplenze di tipo BREVE o SALTUARIO e neppure ai docenti con contratti cosi detto  “covid”, anche nel caso in cui il periodo di servizio totale sia uguale a 180 giorni di docenza al 30.06, se  tale periodo è stato raggiunto  con diversi contratti seppur continuativi.

 

Ad  esempio :  una supplenza conferita su maternità.

 

Per il riconoscimento del diritto a percepire la retribuzione professionale docenti  da parte  dei  docenti precari che si trovino nelle situazioni giuridiche prima descritte è necessario attualmente presentare ricorso presso i tribunali competenti e precisamente il ricorso va rivolto al Giudice del Lavoro.

Invitiamo pertanto tutti i nostri iscritti che si trovino in tale situazione e vogliano far valere questo loro diritto  a prendere contatto al più presto  con la segreteria provinciale di Bari-Bat inviando una mail all’indirizzo info@snalsbari.it  affinchè possa fare da tramite con l’ufficio legale per l’assistenza necessaria all’avvio della procedura rivolta al Giudice del lavoro.

Lo Snals offrirà GRATIS  ai propri iscritti l’assistenza legale in questo ricorso

 

Il sindacato Snals sempre pronto a difendere i diritti dei lavoratori .

 

 

 

 

 

 

 

Il 6 aprile p.v. dalle ore 9.30 la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro saranno al centro del convegno organizzato dalla CONFSAL, che porterà, anche alla presenza dei vertici INAIL, le proprie proposte sull’organizzazione e la operatività dell’intero settore. Ti invito a seguire la DIRETTA su https://fb.me/e/4CeEMMm5W

 

Chiarimenti in merito al numero di preferenze esprimibili nelle scuole dove, con la
proroga dei contratti cosiddetti “Covid”, l’elettorato attivo (coloro che possono
votare) sono in numero superiore alle 200 unità di personale.

Il chiarimento lo fornisce in modo inequivocabile e inappellabile la circolare n°
1/2022 dell’ARAN, che per l’individuazione dell’elettorato attivo rinvia all’art. 1
comma 2 del CCNQ 9 febbraio 2015, il quale testualmente recita:
“2. Ai fini della definizione degli adempimenti relativi delle procedure elettorali, ivi
compreso il calcolo dei componenti della RSU, si tiene conto soltanto dei dipendenti
con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e determinato in forza
nell’amministrazione alla data di inizio della procedura elettorale (annuncio).”
Il personale covid, diversamente da quanto dispone la norma di cui sopra e da
quanto dichiarato dalla Flc Cgil, alla data dell’annuncio delle elezioni (31 gennaio
2022) aveva un contratto fino al 31 marzo 2022.
Altresi dal su esposto comma 2,sottoscritto anche dalla Cgil,si evince che il personale
avente diritto al voto, ai fini della determinazione del numero dei candidati e del
numero delle preferenze, risulta essere soltanto quello di ruolo ovvero a tempo
determinato al 30 giugno e al 31 agosto.
Resta inteso che detto personale potrà votare, ma non concorre né alla
modifica della dotazione organica della scuola né alla modifica del numero delle
RSU eleggibili e quindi del numero di preferenze esprimibili, che resta UNA  soltanto.
Qualsiasi indicazione difforme da quanto sopra serve solo a generare
confusione e comporterebbe l’annullamento del voto.
Bari, 3 aprile 2022

Il Ministerodell’istruzione  ha dato avvio alla procedura per i corsi universitari tfa di sostegno pubblicando il D.M. 33 e il relativo allegato che indica i posti messi a disposizione presso i vari atenei. Adesso bisognerà aspettare i bandi delle singole università per la presentazione delle domande .

Qui di seguito i link per poter consultare i  due documenti:

DM-n.-333-Allegato-A-1

DM n. 333 del 31-3-2022 decreto sostegno

 

 

Per la nostra disponibilità che non conosce stagioni

Per il nostro essere un sindacato politicamente libero ed autonomo

Per la serietà e la concretezza con cui affrontiamo i problemi

Per l’entusiasmo con cui i colleghi hanno accolto l’invito a candidarsi in ogni scuola della nostra provincia

VOTA LO SNALS.

Il tuo consenso ci renderà sempre più rappresentativi e forti.
#Snals
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#RSU2022