L’ufficio scolastico regionale della Puglia ha pubblicato la graduatoria definitiva di merito del concorso per DSGA espletato ai sensi del DDG 2015 del 20/12/2018 che è possibile visualizzare in allegato

m_pi.AOODRPU.REGISTRO UFFICIALE(U).0020431.04-08-2020.pdf

ALLEGATO 1_DSGA PUGLIA GRADUATORIA DI MERITO PUBBLICAZIONE-signed

 

Pubblichiamo in allegato avviso dell’ufficio scolastico della regione Puglia relativo alla  presentazione delle candidature per il ruolo di presidente, componente e segretario della commissione che sarà costituita per la procedura straordinaria di abilitazione all’insegnamento ed il relativo questionario che dovrà essere compilato on line

avviso ufficio scolastico regione Puglia

MODELLO new CONCORSO (1)

Siamo molto preoccupati per la situazione, ormai siamo quasi a luglio, mancano sessanta giorni all’apertura della scuola e manca un po’ tutto. Già da subito, a marzo, ci siamo resi conto che occorreva programmare l’apertura dell’anno scolastico tenendo presenti le enormi difficoltà che abbiamo davanti”. Elvira Serafini, segretaria generale dello Snals-Confsal, si dice preoccupata per la grave situazione in cui versa la scuola italiana alla fine di un mese di un mese di giugno quasi surreale ma non alla fine di una pandemia che rischia di ripresentarsi in autunno. A settembre, pandemia o meno, la scuola dovrà ripartire.

 

Segretaria Serafini, come vede la situazione dal suo punto di vista?

La situazione è molto preoccupante. Ieri abbiamo avuto l’incontro con ministra Lucia Azzolina che ci ha presentato la sua bozza del piano per la scuola, ma c’è un tutto da costruire. Lei parla di una cassetta degli attrezzi da cui dobbiamo tirar fuori l’attrezzo più idoneo per le varie situazioni. Ma a noi questo non sta bene. E’ vero che c’è l’autonomia ma questo è il momento nel quale si devono dare delle soluzioni e delle indicazioni precise e condivise, dalla sicurezza degli edifici all’adeguamento degli spazi per dare sicurezza agli studenti, al personale Ata, e anche ai dirigenti scolastici”.

 

La patata bollente ce l’hanno loro in questo momento difficile

Se noi lasciamo ai dirigenti scolastici tutta la responsabilità del sistema, i dirigenti saranno caricati di una responsabilità civile e penale inaccettabile e a noi interessa la tutela di tutti. Chiediamo che ci siano delle responsabilità condivise con un piano che dev’essere a propria volta condiviso. E se vogliamo riaprire le scuole si deve assolutamente pensare a nuove risorse”.

 

A chi si rivolge in particolare?

Noi tiriamo in causa tutto il governo. La ministra dell’Istruzione deve sensibilizzare l’intero governo sul tema della scuola. Qui si parla di un miliardo, ma un miliardo non è sufficiente, non si va da nessuna parte con questa cifra. Peraltro, è un miliardo che cambia a seconda della voce: edifici, copertura degli organici. Ma in realtà si tratta sempre di quel miliardo. E ancora: abbiamo bisogno di un organico potenziato, sia per i docenti sia per il personale Ata. Non possiamo immaginare una scuola che a settembre riapra con aule sovraffollate. Quindi occorrerà uno sdoppiamento che richiede nuove assunzioni”.

 

Intanto qualcuno pensa di affidare ai docenti un orario più lungo di lezione ai docenti.

Se sarà chiesto di svolgere ore di lavoro in più, dovremo riaprire il contratto, che non solo non è stato rinnovato ma non prevede orario di lavoro più lungo. Tutto questo potrebbe avvenire solo con l’apertura di una nuova stagione contrattuale. Non è possibile modificare la norma contrattuale con accordi condivisi con varie parti. Questo vale anche per il personale Ata. Di fronte alla prospettiva dello sdoppiamento delle classi e della continua sanificazione degli ambienti occorre ipotizzare un potenziamento del personale Ata. Si pensi all’ingresso alternato degli alunni, con i tempi che si allungano: servono un’organizzazione e una coordinazione precise ed efficaci, affinché nulla sia lasciato al caso”.

 

E se a settembre si chiederà agli insegnanti di dare di più all’avvio dell’anno scolastico che si preannuncia quanto meno impegnativo?

Le attività che escono fuori dal pacchetto orario vanno retribuite”.

 

Nel frattempo siamo quasi a luglio

I tempi sono stretti, in effetti. Mancano 60 giorni alla riapertura della scuola e ancora non abbiamo quantificato il finanziamento necessario per l’adeguamento degli edifici. Segnalo che dal primo momento come Snals abbiamo chiesto che si riprogrammasse l’apertura dell’anno scolastico con le necessità che ci troviamo di fronte. La proposta della ministra quando parla di scuole all’aperto o attivate con il coinvolgimento di altri edifici, come biblioteche e altro, ci lascia perplessi. Sinceramente abbiamo chiesto chi è responsabile della sicurezza in questi casi, poiché è facile immaginare di portare dei minori all’esterno, ma la responsabilità e l’igienizzazione di questi posti a chi viene attribuita? Si parla di androni, di palestre, ma sono spazi sicuri e adeguati per fare scuola? Abbiamo bisogno di persone che ci diano la sicurezza del luoghi dove portiamo i nostri alunni e i nostri operatori. Non vogliamo e non possiamo far ricadere le responsabilità su chi dirige queste scuole”.

 

In mezzo a tutto questo, ricordiamo che c’è stata una pandemia, che ha sconvolti tutti e tutto, e la didattica a distanza, che ha rivoluzionato il fare scuola. Il mondo non è più come prima di febbraio

E non ci sarà più quel mondo. Una pandemia è un’omeostasi e si diventa un po’ tutti diversi da come si era prima. La didattica a distanza, da parte sua, ha creato tanti problemi, deve diventare un’attività complementare ma nelle ore extrascolastiche. La scuola è formazione, è contatto umano, è trasmissione di saperi diretti. Va un plauso al mondo della scuola, agli insegnanti, ai dirigenti, al personale Ata, chi aveva i mezzi e chi non li aveva, che dall’oggi al domani, all’improvviso si è trovato a usare piattaforme che non conosceva. Non si può non apprezzare la grande volontà di questo mondo della scuola. Ma dopo cinque, sei mesi… basta! Abbiamo avuto tutto il tempo per adeguare e organizzare. Già da subito, a marzo, ci siamo resi conto che occorreva programmare l’apertura dell’anno scolastico tenendo presenti tutte queste enormi difficoltà. Da subito avevamo chiesto un organico potenziato e adeguati finanziamenti: con questi due assi portanti avremmo sicuramente da marzo a oggi programmato un’apertura in sicurezza dell’anno scolastico”.

 

Molti docenti ora sono alle prese con le ferie e con la richiesta dei dirigenti di non programmarle nell’ultima settimana di agosto prossimo.

Non siamo d’accordo: le ferie sono contrattualizzate. In nessun senso può essere modificata la normativa. Noi stiamo fornendo i modelli per le diffide. Questo succede quando chi programma per gli altri non sempre si trova in una situazione condivisa”.

 

Cosa c’è di certo in questo momento?

Non sappiamo neppure con chiarezza il giorno di apertura dell’anno scolastico. Noi chiediamo alla ministra di essere urgentemente convocati per un tavolo sulle difficoltà dell’avvio dell’attività scolastica. A tutt’oggi, però, non abbiamo ricevuto nessuna risposta”.

 

C’è una categoria di docenti, i diplomati e le diplomate magistrale ante 2001, che denunciano un’accelerazione dell’amministrazione, proprio in questo momento difficile per tutti, sulle procedure di risoluzione del contratto di lavoro, che significa per molti la perdita del ruolo e per altri il depennamento dalle Gae, per tutti un’angoscia e una preoccupazione sul piano economico: non è prevista neppure la Naspi.

L’accelerazione sui Dm è gravissima. Sono 22 mila unità. In questo momento di caos non serve a nessuno creare ulteriore danni al mondo della scuola. Riteniamo che sia necessaria una soluzione politica di questo problema perché è gente che lavora da dieci anni e anche decenni nella scuola, che ha dato tanto, che è passata di ruolo. E’ gente che lavora da decenni ma alla quale oggi si sbatte la porta in faccia, sebbene in momenti difficili queste persone hanno dato il meglio di sé. Occorre una soluzione, insisto. Peraltro non si crea danno a nessuno, abbiamo approfondito la questione e ci siamo resi conto che c’è posto per tutti, che cioè non si creerebbe nessun danno a nessuno, risolvendo la questione di questi nostri insegnanti”.

Sono iniziati i colloqui degli esami di Stato del secondo ciclo. La prima occasione, dopo tanto tempo di isolamento, per ritrovare i luoghi che una forza brutale ha sottratto alla comunità educante. La relazione educativa esige la prossimità e le tecnologie non possono colmare i bisogni educativi dei nostri ragazzi. Ci auguriamo che le commissioni di esame sappiano comprendere anche il disorientamento iniziale dei candidati, ponendoli nelle migliori condizioni per esprimere le loro capacità. La ripresa è vicina e il governo deve compiere ogni sforzo possibile per avviare l’anno scolastico con le migliori garanzie di sicurezza.
Intanto la comunità scolastica sta dimostrando con i fatti che nei momenti difficili riesce a inventarsi dal nulla metodologie mai sperimentate, per le quali non è mai stato realmente formato. Il paese deve dire grazie a coloro che rendono possibile la crescita personale dei nostri figli nelle situazioni più drammatiche, senza mezzi adeguati e senza riconoscimenti professionali ed economici.
Dai primi dati che ci pervengono possiamo dire che grazie allo spirito di servizio ed al senso del dovere di docenti , dirigenti e personale ata, è stato possibile avviare gli esami di stato dopo mesi di sospensione delle attività didattiche in presenza .
Per la ripartenza in presenza di settembre ci aspettiamo investimenti significativi per l’ammodernamento delle strutture e per il potenziamento degli organici per potere
Solo con tali misure sarà possibile riprendere le attività in presenza garantendo nel contempo una reale sicurezza a tutti i protagonisti della comunità educante.
Faccio i migliori auguri di buon lavoro a tutto il personale impegnato nelle operazioni di esame.
Agli alunni rivolgo il mio affettuoso augurio di un continuo progresso nella vita , nello studio e nel lavoro.
Il Segretario Generale
(Elvira Serafini)

                   Comunicato stampa della segreteria nazionale 

 

 

Ci pervengono numerose segnalazioni dal territorio circa incomprensibili ingerenze dei dirigenti scolastici in ordine alle richieste delle ferie del personale docente delle scuole. In sostanza alcuni dirigenti scolastici limitano arbitrariamente il periodo di ferie richiesto escludendo illegittimamente, nella procedura di accoglimento delle istanze, l’ultima settimana di agosto.

Tale atteggiamento ci appare in aperto contrasto con le norme contrattuali.

Ricordiamo in sintesi le disposizioni dell’art 13 del CNNL.

Il personale docente deve utilizzare le ferie durante i periodi di sospensione delle attività didattiche; durante la rimanente parte dell’anno, la fruizione delle ferie è consentita al personale docente per un periodo non superiore a sei giornate lavorative purché ciò non comporti oneri per l’amministrazione. Il personale ATA ha diritto, compatibilmente alle esigenze di servizio, di usufruire di almeno 15 giorni continuativi di ferie nei mesi di luglio-agosto. In caso di interruzione delle ferie per motivate esigenze di servizio il dipendente ha diritto al rimborso delle spese di viaggio per il rientro in sede e per il ritorno al luogo delle ferie oltre alla diaria per la durata del viaggio stesso. Le ferie sono sospese da malattie adeguatamente e debitamente documentate.

In sostanza l’art. 13 del CCNL non ammette alcuna limitazione del diritto alle ferie, restando questo nella totale, piena ed esclusiva disponibilità dei docenti.

 

Il Segretario Generale

(Elvira Serafini)

 

 

 

 

 

L’INPS, che attualmente gestisce quello che un tempo si chiamava Ente Nazionale di Assistenza Magistrale, ha pubblicato il bando per i soggiorni estivi, quest’anno ridotti rispetto ai decorso anni.

Il bando, reperibile sul sito INPS, è inserito in area riservata.

Il periodo di possibile fruizione dei soggiorni va dal 1° agosto al 12 settembre 2020.

Possono partecipare ai soggiorni i Docenti di scuola dell’Infanzia o della scuola Primaria, nonché i Dirigenti scolastici in attività negli Istituti scolastici che comprendono tali ordini di scuola in servizio (assoggettati a ritenuta ENAM) oppure in quiescenza e i loro familiari secondo le indicazioni del bando (Art. 1).

 

Le case destinate ai soggiorni estivi sono le seguenti:

  • Casa del Maestro di FIUGGI (Frosinone). I turni sono della durata di 15 giorni (14 notti).
  • Casa del Maestro di LORICA DI PEDACE (Cosenza). I turni sono di 8 giorni (7 notti).
  • Casa del Maestro di Roma. Piazza dei Giochi Delfici – Roma. I turni sono di 8 giorni (7 notti).

Le domande debbono essere presentate in via telematica all’INPS dalle ore 12 del giorno 10 giugno alle ore 12 del 22 giugno.

E’ obbligatoria la presentazione dell’ISEE.

La scelta del soggiorno avverrà, da parte di ciascun richiedente collocato in posizione utile in graduatoria, dopo la pubblicazione delle graduatorie stesse.

Il contributo a carico dei fruitori del soggiorno è regolato dall’Art 10 del Bando.

 

 

 

 

 

 

manifesto sciopero 8 giugno 2020

In una lettera aperta agli alunni e genitori, i sindacati scuola, spiegano le ragioni dello sciopero del 8 giugno 2020.

Pubblichiamo in allegato stralcio del verbale n° 82 della riunione tenutasi presso il  Dipartimento della Protezione Civile del 28 maggio 2020 sulle modalità di ripresa delle attività didattiche del prossimo anno scolastico e vi invitiamo a leggerlo con molta attenzione

2 DOCUMENTO TECNICO SULL’IPOTESI DI RIMODULAZIONE DELLE MISURE CONTENITIVE NEL SETTORE SCOLASTICO

 

Roma, 29 maggio 2020
Prot. n. 147/2020 flcgil FS/AS-stm
Alla Presidenza del Consiglio Dipartimento Funzione Pubblica
Al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
Al Ministero dell’Istruzione
Alla Commissione di garanzia sul Diritto allo sciopero
ll.ss.
Oggetto: Proclamazione dello Sciopero della Sezione Scuola e Area della Dirigenza del Comparto istruzione e Ricerca e ai sensi dell’art. 4 dell’allegato al CCNL 1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.

Le scriventi OO.SS., esperito il tentativo di Conciliazione in data odierna e verificato l’esito negativo, come da Verbale delle parti, proclamano lo SCIOPERO dell’INTERA GIORNATA per lunedì 8 GIUGNO 2020 della Sezione Scuola e dell’Area della Dirigenza
del Comparto istruzione e Ricerca per rivendicare:
• un piano straordinario di investimenti al fine di rendere possibile la ripresa in condizioni di sicurezza delle attività scolastiche in presenza, come peraltro si evince dalla lettura del documento del CTS “Modalità di ripresa delle attività didattiche del prossimo anno scolastico” del 28/05/2020 e pertanto richiedono il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio al fine di individuare nuovi investimenti in materia di personale e sostegno dell’offerta formativa, da inserire a partire dal decreto “Rilancio”;
• adeguate risorse economiche, per consentire un necessario potenziamento degli organici, sia per il personale docente che per il personale Ata, condizioni indispensabili per;
• la riduzione del numero di alunni per classe e consentire un a didattica per gruppi ridotti di alunni. Segnalano, inoltre, episodi inaccettabili di gestione in sede locale degli organici che non sembra tenere conto delle indicazioni riguardanti la necessità di
prevedere una didattica gestita con gruppi classe di ridotta consistenza
• il rispetto rigoroso del tetto massimo di 20 alunni per classe in presenza di alunni con disabilità
• la piena funzionalità alle segreterie scolastiche, garantendo sorveglianza e rigorosa applicazione delle misure di sicurezza e anti-contagio in tutti i plessi e in ogni singolo piano degli edifici
• Il consolidamento, a regime, della figura dell’assistente tecnico in tutte le scuole del primo ciclo
• la revisione dei parametri per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche,attribuendo DS e DSGA titolari alle istituzioni scolastiche con almeno 500 alunni e individuando come limite massimo 900 alunni per ogni istituzione scolastica
• L’Assunzione a tempo indeterminato dal 1° settembre 2020 attingendo da graduatoria per soli titoli del personale con almeno tre anni di servizio
• il Rinnovo delle graduatorie provinciali con procedura on line entro agosto 2020 al fine di consentire l’accesso all’insegnamento ai nuovi aspiranti ed evitare il ricorso alle cosiddette “messe a disposizione”
• l’emanazione del Bando di un concorso riservato per Dsga riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione con almeno tre anni di servizio sul profilo privi del titolo di studio specifico
Analoghe rivendicazioni vengono rappresentate per quanto concerne la responsabilità della dirigenza scolastica e le problematiche retributive.
Per l’Area della Dirigenza non sono più procrastinabili:
• gli interventi relativi alla responsabilità in materia di sicurezza;
• l’attivazione delle procedure relative alla rilevazione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici;
• l’erogazione delle risorse economiche necessarie a compensare il taglio del FUN a partire dall’anno scolastico 2017/18, in applicazione dell’Intesa sottoscritta il 20 dicembre 2019.
Per garantire un funzionamento delle scuole sono inoltre indispensabili specifici investimenti per:
• un piano di formazione di tutto il personale;
• il potenziamento degli strumenti informatici
• assicurare un rinnovo contrattuale che sappia riconoscere le diverse professionalità operanti nel sistema scuola con risorse aggiuntive
• provvedere a incrementare le risorse per il miglioramento dell’offerta formativa
• intervenire in tema di edilizia scolastica se non altro per consentire di lavorare e studiare in edifici sicuri.
Infine, rappresentano la forte contrarietà per la conclusione della vertenza relativa al precariato dei docenti con 36 mesi di servizio ribadendo, ancora una volta, la necessità di interventi per assicurare alle scuole tutti i docenti necessari, attraverso un percorso per
soli titoli che valorizzi l’esperienza e la professionalità come anche la mancata attenzione per un apposito percorso di abilitazione semplificato rivolto a tutto il personale docente, anche già di ruolo. Inaccettabile, inoltre, tenuto conto dell’assoluto bisogno di docenti
specializzati, l’assenza di opportune soluzioni per assicurare l’immediata stabilizzazione del personale di sostegno con il titolo.
FLC CGIL Francesco Sinopoli CISL Scuola Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua Giuseppe Turi SNALS Confsal Elvira Serafini
GILDA Unams Rino Di Meglio

Tavolo di conciliazione: risposte insoddisfacenti da parte del Ministero.
I Sindacati indicono lo sciopero della scuola l’8 giugno.
Per ripartire servono investimenti straordinari, non piccoli aggiustamenti.
Si è svolto oggi in videoconferenza l’incontro col Ministero dell’Istruzione per il tentativo di conciliazione chiesto dai sindacati a seguito della proclamazione dello stato di agitazione. L’incontro, presieduto dal Capo di Gabinetto, Dott. Luigi Fiorentino, ha lasciato del tutto insoddisfatte le organizzazioni sindacali che l’avevano richiesto, rappresentate dai loro segretari generali.
Eccezion fatta per l’aggiornamento delle graduatorie dei supplenti, proposta che aveva già trovato risposta risolutiva nel testo di conversione del Decreto Scuola approvato nei giorni scorsi dal Senato, su tutte le altre questioni esposte nella lettera inviata per il tentativo di conciliazione le Organizzazioni Sindacali hanno dovuto prendere atto della totale assenza di precisi impegni da parte dell’Amministrazione.
In modo particolare, nessuna disponibilità rispetto alla richiesta di un potenziamento degli organici del personale docente e ATA, la cui necessità è resa evidente dai contenuti del documento con cui il Comitato Tecnico Scientifico indica le misure indispensabili per un riavvio in sicurezza delle attività in presenza, fissando parametri di distanziamento che imporranno un’articolazione del lavoro su gruppi ridotti di alunni. Tale documento, nel fornire un dettagliato quadro della situazione di cui si dovrà tenere conto nel programmare la riapertura delle scuole dal prossimo settembre, alla luce di tutte le precauzioni da adottare per prevenire rischi di contagio, ha reso ancor più evidente l’insufficienza delle risorse destinate al sistema d’istruzione per fronteggiare l’emergenza; per consentire di far fronte all’accresciuto fabbisogno di docenti e collaboratori scolastici, oltre che alla necessaria dotazione di materiali igienico sanitari e di DPI per alunni e personale, occorre infatti prevedere un loro sostanzioso incremento. Se davvero si vuol tornare in sicurezza alle attività in presenza, non bastano piccoli aggiustamenti, servono investimenti straordinari.
Ugualmente non accolte, nell’incontro di oggi, tutte le richieste avanzate dai sindacati: garantire il rigoroso rispetto del limite di 20 alunni per classe in caso di presenza di allievi con disabilità, rivedere almeno nella presente emergenza i parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, provvedere alla messa in sicurezza degli edifici, promuovere modifiche normative che sottraggano i Dirigenti Scolastici da responsabilità improprie in merito alla manutenzione degli edifici, incrementare le risorse del FUN per la Dirigenza, prevedere un concorso riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA. Tutto ciò si aggiunge alla mancata attuazione degli impegni che avrebbero consentito a molti precari con almeno tre anni di servizio una stabilizzazione del rapporto di lavoro già il prossimo settembre, così come non vi è alcuna certezza sulle risorse da destinare al rinnovo del Contratto per il triennio 2019-21.
Dall’esito totalmente negativo del tentativo di conciliazione consegue la decisione dei sindacati di indire lo sciopero di tutto il personale della scuola statale per l’intera giornata di lunedì 8 giugno. È una decisione assunta nella piena consapevolezza del carattere
straordinario della situazione in cui la scuola si trova costretta a operare, in un contesto di generale emergenza per l’intera collettività, nel quale tuttavia sono emersi con ancor più evidenza ritardi e carenze da cui il nostro sistema è afflitto per la mancanza di un adeguato livello di investimento, evidenziato più volte negli ultimi anni nelle indagini e nei confronti internazionali. Proprio per questo si fa oggi ancor più pressante la necessità di ridare a istruzione e formazione la dovuta centralità nelle scelte politiche, perché il superamento dell’attuale emergenza, con un ritorno in piena sicurezza alle attività in presenza, segni anche per il sistema scolastico un momento importante di rinnovamento e di crescita.
È forte il timore per la riapertura delle scuole, mancando ad oggi un progetto chiaro e ben definito sulle modalità con cui tornare all’attività didattica in presenza. Il personale della scuola ha dato in questi mesi una grande prova di responsabilità, senso civico, passione per il proprio lavoro: non possono essere queste le uniche risorse su cui far conto, è il momento che faccia fino in fondo la sua parte chi ha la responsabilità di governare il Paese.
Roma, 29 maggio 2020
Flc CGIL Francesco Sinopoli  CISL Scuola Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua Giuseppe Turi SNALS Confsal Elvira Serafini
GILDA Unams Rino Di Meglio