Lo Snals-Confsal, preso atto della volontà del Ministero dell’Istruzione di destinare i posti resisi disponibili per i cd pensionamenti “quota 100” 2018/19 e alle immissioni in ruolo relative al contingente 2019/2020 sottraendoli alle operazioni di mobilità

COMUNICA

di aver già predisposto le necessarie azioni giudiziarie avverso il provvedimento ministeriale al fine di garantire la priorità, legislativamente prevista, dei docenti che hanno presentato domanda di mobilità con l’indicazione della preferenza sui posti resisi disponibili in relazione alle cessazioni indicate.

Infatti, con  Decreto n. 12 del 18.05.2020 il Ministero dell’Istruzione ha autorizzato il contingente per le assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado (pari a 4.500 posti) stabilendo che le stesse sono da effettuarsi a valere sull’anno scolastico 2019/20 in applicazione dell’art. 1, comma 18-quater, del decreto legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito con modificazioni dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, in quanto ascrivibili alle cessazioni dal servizio cd quota 100 e considerata l’effettiva disponibilità di aspiranti nelle graduatorie vigenti.

Le immissioni in ruolo verranno disposte sulle sedi resisi libere con decorrenza 1° settembre 2019 ledendo così il principio che tutte le sedi resisi disponibili in organico devono “passare prima dai trasferimenti” mentre le nuove nomine in ruolo vanno fatte sulle sedi residue.

In forza della disposizione di cui all’art. 3 del comma 6 del predetto decreto, recante la disciplina della “sequenza delle operazioni” è disposto infatti che “l’assegnazione delle sedi ai soggetti immessi in ruolo ai sensi dell’articolo 1 avverrà con priorità rispetto alle ordinarie operazioni di mobilità e di immissione in ruolo da disporsi per l’anno scolastico 2020/2021”.

Tale disposizione è adottata sulla base della previsione di cui all’art. 1 comma 18 quater della legge n. 159 del 20.12.2019 secondo cui “In via straordinaria, nei posti dell’organico del personale docente, vacanti e disponibili al 31 agosto 2019, per i quali non è stato possibile procedere alle immissioni in ruolo, pur in presenza di soggetti iscritti utilmente nelle graduatorie valide a tale fine, in considerazione dei tempi di applicazione dell’articolo 14, comma 7, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, sono nominati in ruolo i soggetti inseriti a pieno titolo nelle graduatorie valide per la stipulazione di contratti di lavoro a tempo indeterminato, che siano in posizione utile per la nomina rispetto ai predetti posti. La predetta nomina ha decorrenza giuridica dal 1° settembre 2019 e decorrenza economica dalla presa di servizio, che avviene nell’anno scolastico 2020/2021. I soggetti di cui al presente comma scelgono la provincia e la sede di assegnazione con priorità rispetto alle ordinarie operazioni di mobilità e di immissione in ruolo da disporsi per l’anno scolastico 2020/2021”.

Tali disposizioni sono lesive della competenza riservata alla contrattazione sindacale in materia di ripartizione tra posti riservati alla mobilità da fuori provincia e quelli riservati alle immissioni in ruolo così come specificamente previsto dalla disposizione di cui all’art. 470 del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 recante la disciplina della “Mobilità professionale” secondo cui

1. Specifici accordi contrattuali tra le organizzazioni sindacali ed il Ministero della pubblica istruzione definiscono tempi e modalità per il conseguimento dell’equiparazione tra mobilita professionale (passaggi di cattedra e di ruolo) e quella territoriale, nonché per il superamento della ripartizione tra posti riservati alla mobilità da fuori provincia e quelli riservati alle immissioni in ruolo, in modo che queste ultime siano effettuate sui posti residui che rimangono vacanti e disponibili dopo il completamento delle operazioni relative alla mobilità professionale e territoriale in ciascun anno scolastico.

  1. Con gli accordi di cui al comma 1 sono parimenti determinati l’ordine di priorità tra le varie operazioni di mobilità, criteri e le modalità di formazione delle relative graduatorie”.

Ne consegue che la sottrazione di tale competenza alla contrattazione sindacale è illegittima come recentemente stabilito dal Consiglio di Stato (nell’Ordinanza del 22.07.2019): l’art. 470 del d.Lgs. 297/1994 prevede una riserva di negoziazione e in base alla sua attuale formulazionela priorità alle nuove nomine in ruolo esiste solo per i posti liberi all’esito delle operazioni di mobilità.

Lo Snals-Confsal pertanto, ha predisposto l’az. N.18/2020 disponibili sul sito internet del sindacato all’indirizzo www.snals.it, nell’area ufficio legale per la relativa adesione.

Per aderire al ricorso gli interessati dovranno compilare la scheda di adesione online e trasmettere per posta (con racc. A.R. 1) all’Ufficio Legale Snals, all’indirizzo Via Leopoldo Serra n. 5 – 00153 Roma – entro e non oltre il 30.06.2020 (in formato A4, non fronte/retro, e soprattutto i documenti non devono essere spillati) i documenti che saranno indicati in piattaforma.

Il tutto dovrà essere anticipato all’indirizzo email legale@snals.it indicando in oggetto il numero dell’azione.

 

Il contributo per il ricorso è di €. 100,00.

Si precisa che  verranno attivati i ricorsi con un numero minimo di 20 ricorrenti.

 

Infine, si ricorda che  tutte le informazioni inerenti i ricorsi sono sempre disponibili sul sito internet del sindacato all’indirizzo www.snals.it, nell’area ufficio legale (RICORSI proposti dall’Ufficio legale SNALS CONFSAL – Riepilogo per l’anno 2020), sul sito di giustizia amministrativa.

 

Cordiali saluti.

SNALS  CONFSAL

F.to Elvira Serafini

 

Espero è il Fondo nazionale pensione complementare dei lavoratori della scuola, iscritto all’Albo tenuto dalla Covip con il n.145.

In quanto associazione senza fini di lucro, il suo unico obiettivo è quello di permettere la costruzione di una pensione complementare  per bilanciare il previsto abbassamento della pensione pubblica .

La comunità educante rappresentata da insegnanti, personale AFAM, Alta formazione artistica, musicale e coreutica, dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, assistenti amministrativi, assistenti tecnici, collaboratori scolastici ecc. costituisce gli oltre 100 mila associati, rendendo Espero uno dei più grandi fondi negoziali d’Italia.

Nasce a seguito dell’emanazione dell’accordo istitutivo del 14/03/2001 fra le Organizzazioni Sindacali del settore (FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS-Confsal, GILDA-UNAMS, CIDA) e l’ARAN e del successivo atto costitutivo del 17/11/2003.

Fondo Espero permette a ciascun lavoratore della scuola di costruire una pensione che integri quella di base.

Prima del 1996, il metodo di calcolo pensionistico era retributivo, cioè basato sulle ultime retribuzioni, e fare una stima della propria pensione era molto più semplice. Le recenti novità sulle pensioni prevedono che l’assegno previdenziale sia calcolato sui contributi effettivamente versati dal lavoratore nel corso della sua carriera lavorativa. Secondo stime della Ragioneria Generale e dell’Inps, con il sistema contributivo l’importo dell’assegno pensionistico, a seconda dell’anzianità maturata, potrà variare dal 50% al 70% dell’ultimo stipendio percepito.

Da ciò deriva che la pensione complementare costituisce sempre più una necessità da considerare. Espero, il fondo pensione del comparto scuola, è il primo a sorgere nel pubblico impiego nel 2004.

Al 30 aprile 2020 risultano iscritti in 100.249 e oltre 15.000 sono coloro che hanno già beneficiato della integrazione pensionistica. Una realtà che tutti i lavoratori della scuola dovrebbero conoscere e considerare. È quanto emerso nel corso della assemblea dei delegati di Espero, che ne ha approvato il Bilancio relativo al 2019.

Chi si iscrive al Fondo Espero versa un contributo mensile (1% del reddito) che viene raddoppiato con il contestuale versamento del datore di lavoro (1%). Al Fondo è destinato anche il TFR. Il lavoratore può anche decidere di versare ulteriori contribuzioni per aumentare il proprio accantonamento previdenziale. I benefici fiscali sono un ulteriore vantaggio riservato ai lavoratori che accedono a questa forma di risparmio.

Il Bilancio è stato approvato all’unanimità e l’Assemblea ha deliberato di destinare prevalentemente l’avanzo di gestione (derivante dai risparmi conseguiti nel 2019) per promuovere la conoscenza di questa realtà a tutti i lavoratori della scuola.

Il Bilancio 2019 Fondo Espero è scaricabile al seguente link http://www.fondoespero.it/resource/bilanci/sym_599

  

Si comunica che le sedi territoriali della provincia di Bari sono dal 18 maggio riaperte agli iscritti nel rispetto delle regole di prevenzione COVID19   indicate  dal governo:

nessun assembramento,uso della mascherina,disinfestazione e sanificazione degli ambienti e delle postazioni di lavoro.

Orario :

dal lunedi al giovedì dalle 15.30 alle 18.30; venerdi dalle 9 .00 alle 12.00

Modalità di accesso: SOLO SU Appuntamento

Come fissare un appuntamento: inviare una mail SOLO

all’indirizzo : snalsbari@gmail.com .

La segreteria provinciale provvederà a smistare le mail alle altre sedi territoriali.

Nella mail oltre ad indicare il motivo dell’incontro è indispensabile indicare un numero di telefonia fissa o di cellulare a cui   essere contattati  per poter fissare l’appuntamento.

Grazie per la collaborazione.

 

 

Le ultime decisioni comunicate a mezzo ordinanze e bandi da parte  del Ministero della pubblica istruzione hanno creato come ben noto non poche perplessità nelle organizzazioni sindacali .

Lo Snals si è  subito attivato ad  approfondire con l’ufficio legale nazionale  i vari documenti ministeriali e da tale approfondimento sono scaturite le azioni legali di seguito elencate  a tutela dei

diritti dei lavoratori della scuola. In allegato potrete trovare tutti i dettagli delle singole azioni con modalità di adesione ,tempi ed eventuali costi. Le azioni sono riservate a tutti gli iscritti  Snals Come sempre le sedi territoriali Snals sono a disposizione per qualunque chiarimento.

Azione n. 1-2020: Mobilità e vincolo quinquennale per docenti ex FIT immessi in ruolo nell’anno scolastico 2019-2020

Ai sensi dell’OM del 23.03.2020 per i trasferimenti del personale della scuola per l’a.s. 2020/21 i docenti neoimmessi in ruolo nell’a.s. 2019-2020 da Graduatoria di merito del concorso DDG 85-18 (cd e FIT) sono soggetti al vincolo quinquennale, così come quelli individuati dal Decreto Ministeriale 631-10 e assunti con decorrenza giuridica ed economica dall’anno scolastico 2019-2020

Concorso straordinario

  • AZIONE 2/2020: (SCUOLE PARITARIE) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO PER IL PERSONALE CON 3 ANNI DI SERVIZIO SVOLTO NELLE SCUOLE PARITARIE NON RITENUTO VALIDO PER L’ACCESSO AL CONCORSO STRAORDINARIO (NEI TERMINI DELLA STABILIZZAZIONE), MA SOLO FINALIZZATO, NEL CASO DI SUPERAMENTO, AL CONSEGUIMENTO DELL’ABILITAZIONE;
  • AZIONE 3/2020: (3 ANNUALITÁ SENZA SERVIZIO SPECIFICO) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO PER IL PERSONALE CON 3 ANNI DI SERVIZIO SVOLTO IN SCUOLA STATALE, MA SENZA SERVIZIO NELLA SPECIFICA CLASSE DI CONCORSO D’INTERESSE;
  • AZIONE 4/2020: (DOCENTI RELIGIONE CON 3 ANNUALITA’) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO RISERVATO 2020 PER LA SCUOLA SECONDARIA DEL PERSONALE DOCENTE DI RELIGIONE CON 3 ANNI DI SERVIZIO;
  • AZIONE 5/2020: (2 ANNUALITA’ DI SERVIZIO) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO PER IL PERSONALE CON SOLI 2 ANNI DI SERVIZIO SVOLTO IN SCUOLA STATALE (invece di 3);
  • AZIONE 6/2020: (PERCORSI IePF) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO PER IL PERSONALE CON 3 ANNI DI SERVIZIO SVOLTO NEI PERCORSI IeFP;
  • AZIONE 7/2020: (SERVIZIO TRIENNALE MISTO) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II dei DOCENTI CHE HANNO MATRATO IL REQUISITO DI SERVIZIO DI TRE ANNUALITA’ IN MODO MISTO (ES. 2 ANNI STATALI ED 1 ANNO PARITARIO, OPPURE 1 ANNO STATALE, 1 ANNO PARITARIO, 1 ANNO IEFP ECC.);
  • AZIONE 8/2020: (540 GIORNI DI SERVIZIO IN PIU’ DI TRE ANNUALITA’) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II PER COLORO CHE HANNO maturato un servizio pari ad almeno 540 giorni, negli ultimi 8 anni, seppur in più di 3 anni scolastici;
  • AZIONE 9/2020: (REQUISITO DI SERVIZIO ANTECEDENTEMENTE ALL’A.S. 2008/2009) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II PER COLORO CHE HANNO maturato IL REQUISITO DI SERVIZIO DI 3 ANNUALITA’ PRECEDENTEMENTE ALL’A.S. 2008/2009;
  • AZIONE 10/2020: (DOTTORI DI RICERCA) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II DEI DOCENTI IN POSSESSO DEL titolo di Dottore di Ricerca, SUL PRESUPPOSTO DELL’EQUIVALENZA DELLA FREQUENZA TRIENNALE DEI CORSI DI DOTTORATO AL REQUISITO DELLE TRE ANNUALITà al fine di ottenere il riconoscimento del periodo di Dottorato (3 anni) ai fini della partecipazione al Concorso;
  • AZIONE 11/2020: (SERVIZIO SOSTEGNO SENZA ABILITAZIONE) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II PER COLORO CHE HANNO maturato il REQUISITO DI SERVIZIO (TRE ANNUALITÁ) sul Sostegno, IN MANCANZA DI ABILITAZIONE OVVERO DOCENTI CON SERVIZIO TRIENNALE SVOLTO SUL SOSTEGNO SECONDARIA “SENZA TITOLO”, IN QUALSIASI PERIODO, NELLA SCUOLA SECONDARIA STATALE O PARITARIA;
  • AZIONE 12/2020: (IDONEI TFA CON REQUISITO DI SERVIZIO) RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II DI COLORO CHE SONO GIÁ IN POSSESSO DI IDONEITA’ ALL’ESITO DEL SUPERAMENTO DI TFA SOSTEGNO IV CICLO”, CON SERVIZIO TRIENNALE SPECIFICO SUL SOSTEGNO SECONDARIA, “MATURATO SENZA SPECIALIZZAZIONE”;

 

  • AZIONE 13/2020: RICORSO AL TAR LAZIO avverso il bando del concorso straordinario per la scuola secondaria, laddove non viene prevista la possibilità di partecipare – sia ai fini dell’immissione in ruolo – per la classe di concorso A016 per coloro i quali, in possesso di diploma valido per l’accesso a quest’ultima classe di concorso, abbiano maturato il requisito di almeno uno dei tre anni di servizio nella classe A066.

 

 

Concorso ORDINARIO

 

  • AZIONE 14/2020: RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO ORDINARIO 2020 PER LA SCUOLA SECONDARIA DEI DOTTORI DI RICERCA NON IN POSSESSO DEI 24 CFU;
  • AZIONE 15/2020: RICORSO AL TAR LAZIO AVVERSO L’ESCLUSIONE DAL CONCORSO STRAORDINARIO 2020 SCUOLA SECONDARIA DI I E II FINALIZZATO PER L’IMPUGNATIVA DEL BANDO NELLA PARTE IN CUI NON CONTEPLA LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO PRESTATO SU POSTI DI SOSTEGNO ANCHE NELLA PROCEDURA CONCORSUALE PER IL POSTO CURRICOLARE (posto comune/classe di concorso).

 

ACCANTONAMENTO POSTI QUOTA “100”  SU ASSUNZIONI – AZIONE N. 18/2020

Azione n 1 vincolo quinquennale

AZIONI LEGALI

AZIONE 18 ACCANTONAMENTO POSTI QUOTA

 

 

 

 

La scuola ai tempi del Covi-19: una sfida da affrontare uniti tra problemi e opportunità

 

Ai tempi del Coronavirus anche le assemblee sindacali si aggiornano e si tengono a distanza. È così che si è svolta, il 13 maggio, l’assemblea sindacale unitaria di FLC Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams, cui gli iscritti hanno potuto partecipare collegandosi ai siti web delle rispettive organizzazioni sindacali, o seguire tramite facebook e Youtube.

 

Nel corso dell’incontro particolarmente articolato è stato l’intervento di  Vito Masciale, Segretario dello Snals Confsal, che, in apertura, ha chiesto alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, l’attivazione di un confronto sindacale su temi come mobilitàformazione dei docenti,  DAD (didattica a distanza). “Tale confronto -ha detto- è necessario oggi più che mai, vista la straordinaria e drammatica emergenza che ha investito il Paese e che ha reso ancor più chiaro come la scuola pubblica sia una funzione indispensabile, da sostenere con forti investimenti.  La ministra, invece, finora ha assunto unilateralmente decisioni che hanno riguardato più di 9 milioni tra studenti, famiglie e lavoratori”.

 

Ha inoltre sottolineato, a proposito di DAD, come vada rimarcata l’esclusione dei sindacati, che ne ha, talora, reso conflittuale la partenza. “Le video-lezioni -queste le sue parole- vanno bene in questa fase di emergenza e nessuno dovrà mai dimenticare il sacrificio, non solo contrattuale e sindacale, che la scuola si sta sobbarcando in questi mesi. Scattato il blocco, i professori hanno reagito in maniera fulminea e sincrona, senza aspettare imbeccate dall’alto. Si sono attivati con i mezzi che avevano per salvare il quadrimestre appena iniziato. È stata una grande prova di forza e di vitalità, di coscienza civica, di etica professionale. È bene ribadirlo: la classe docente sta facendo miracoli. La scuola, tuttavia, non è questo, i saperi profondi si trasmettono non solo con la parola ma anche attraverso il contatto, lo sguardo. L’anno 2020 è andato. Esami e scrutini saranno un trionfo del liberi tutti. Ma non è del 2020 che dobbiamo preoccuparci, bensì dei prossimi anni. C’è da scommettere che in questo momento qualcuno sta facendo i suoi conti su quanto si potrebbe risparmiare. Dopotutto, si potrebbe pensare, i professori hanno tanto tempo libero, tante vacanze, e se durante l’emergenza hanno fatto lezione anche di pomeriggio e di sabato e nelle feste comandate, nulla vieta che possano farlo sempre!”

“Va inoltre precisato -ha continuato- che la pubblicazione del decreto con cui la dad è diventata obbligatoria, come tutti, deve essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, altrimenti perde efficacia, trasformando in illeciti gli effetti prodotti.  Ancora, l’imposizione di un orario di servizio per la dad urta con il vigente C.C.N.L. Essa, infatti, non è giuridicamente paragonabile alla didattica in presenza. Il rispetto della libertà di insegnamento, tutelata dalla Costituzione, lascia ai docenti l’individuazione delle migliori modalità per mantenere la relazione educativa e consolidare le competenze già acquisite (art. 7 T.U. – D.P.R. n° 297/94). Tale libertà non può essere intaccata dal Dirigente Scolastico, dopo che quest’ultimo abbia ottemperato l’obbligo di attivare la dad. Insegnare non è accendere il computer o cellulari, ma idee, fare domande, svelare dubbi. Il vocabolario della lingua italiana non è certo povero di sostantivi per definire quello che sta succedendo a scuola in questi mesi: caos, confusione, i telefoni degli insegnanti perennemente collegati ai gruppi di whatsapp creati con gli studenti, le loro mail intasate dalle circolari provenienti dalla scuola che esortano a fare tutto il possibile per attrezzarsi con le video-lezioni, come se fosse una cosa facile, veloce, scontata. Senza contare che circa un quarto degli studenti non possiede computer e/o internet a casa”.

“Va con forza sottolineata una cosa -ha aggiunto- non si può insegnare a distanza. Istruire sì, inoltrare informazioni, certo, trasmettere le nozioni, anche. Ma insegnare è un’altra cosa. Chi non ha mai messo piede in una classe, forse può anche pensare che per farlo sia sufficiente registrare un audio, un video, creare un power-point e inviarli. Invece non è così. Insegnare non è buttare dentro roba, ma tirarla fuori. Insegnare è una cosa che si fa in presenza. Tuttavia l’Amministrazione, di fronte dell’enorme lavoro che i docenti stanno svolgendo, allo sforzo profuso e all’alto senso civico dimostrato, invece di esprimere gratitudine, si prepara ad un monitoraggio. C’è da rimanere sbigottiti! Altro che monitoraggi: il personale della scuola sta lavorando per un numero di ore maggiore rispetto a quello classico, e senza alcun obbligo contrattuale. Per questo è indispensabile che la scuola, con la ripresa delle attività in presenza, sia messa in condizione di poter rispondere con efficacia al compito di garantire il diritto costituzionale all’istruzione”.

 

Ha, quindi, concluso: ”lo  SNALS-CONFSAL, congiuntamente alle altre sigle sindacali, FLC-CGIL, CISL-SCUOLA, UIL-SCUOLA E GILDA, ha chiesto anche al Presidente Conte la ripresa delle corrette relazioni sindacali con il Ministero dell’Istruzione e l’immediata apertura di un tavolo tecnico composto da esperti del mondo della scuola per uno studio specifico del protocollo per la sicurezza e anche l’apertura di tavoli politici per le decisioni da intraprendere. Bisogna percorrere un’altra strada, quella del confronto e della condivisione. Sono tante, infatti, le domande cui rispondere per affrontare in sicurezza la riapertura delle scuole sono tante: chi sanificherà le scuole? chi provvederà a dotare il personale ATA di idonee attrezzature anti-contagio? Esiste un programma adeguato di formazione per contenere i rischi da contagio covid-19? È stato previsto cosa comporterà, in termini di spostamenti, il raggiungimento delle sedi di lavoro da parte dei docenti residenti in altre regioni? Perché l’Università consente gli esami di laurea a distanza mentre si pone un veto invalicabile agli esami di stato a distanza? Da parte delle organizzazioni sindacali è stata data la massima disponibilità a proseguire il confronto, e, solo ora, forse, la Ministra Azzolina, dopo aver rimarcato il carattere assolutamente straordinario e inedito dell’emergenza che il Paese e la scuola sono chiamati ad affrontare, si è detta intenzionata a valorizzare il confronto con le parti sociali, a partire dalla definizione del protocollo di sicurezza, ma con piena disponibilità anche in prospettiva nell’ottica di una necessaria alleanza fra tutti i soggetti attivamente impegnati a sostegno di politiche volte a sostenere una presenza attiva, efficace e qualificata della nostra scuola.  La disposizione è diretta a sostenere e contribuire alla ripresa dell’attività scolastica in presenza in condizioni di sicurezza.  Dopo il periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza, sarà necessario adeguare l’avvio dell’anno scolastico a necessarie esigenze di distanziamento tra gli studenti, alla dotazione di materiale e strumenti di sicurezza, all’adeguamento degli spazi fisici ed al sostenimento di modalità didattiche innovative, in funzione delle indicazioni sanitarie per il contenimento del contagio da COVID-19. Per ripartire nel modo giusto, occorre che al 1° settembre ogni scuola possa disporre in modo definito e stabile delle necessarie risorse di organico per tutti i profili professionali: docenti, personale ATA, dirigenti. Si dovrà tenere conto opportunamente di un fabbisogno su cui graverà anche la necessità di consistenti azioni di recupero rispetto alla difficoltà di completare efficacemente i percorsi formativi nell’anno in corso, stante il ricorso obbligato a una didattica a distanza generalizzata, la cui efficacia è stata spesso ostacolata da carenze di tipo infrastrutturale o relative alla disponibilità di dotazioni da parte delle famiglie in condizioni di maggior disagio. Non va dimenticata la necessità di assicurare, fin dal primo giorno, di scuola la copertura di posti, cosa realizzabile solo con l’avvio di una procedura straordinaria per titoli. Solo attraverso l’insieme coordinato di tali interventi sarà possibile garantire l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021. Ogni iniziativa, inoltre, dovrà essere ancora più rafforzata nei confronti delle situazioni di svantaggio per supportare il processo di inclusione ed evitare l’aggravarsi di fenomeni di dispersione scolastica. Al fine di assicurare la ripresa dell’attività scolastica in condizioni di sicurezza e di garantire lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/2021 in modo adeguato alla situazione epidemiologica, le risorse devono essere destinate ai seguenti interventi: acquisto di dispositivi di protezione e di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti; rafforzamento della didattica degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali; adattamento degli spazi interni ed esterni per lo svolgimento dell’attività didattica in sicurezza, inclusi interventi di piccola manutenzione, ritinteggiatura e decoro della scuola e di miglioramento degli spazi verdi, di pulizia straordinaria e sanificazione, nonché interventi di realizzazione, adeguamento e manutenzione dei laboratori didattici, delle palestre. La scuola è funzione dello Stato e come tale deve trovare la giusta collocazione nell’agenda politica di questo governo”.

 

Segreteria provinciale SNALS-CONFSAL BARI

Bari,  8 MAGGIO 2020

AL PERSONALE DOCENTE E ATA

AI DIRIGENTI SCOLASTICI DI BARI-BAT E PROVINCIA

AL DIRIGENTE USR PUGLIA – A.T. BARI 

AL DIRETTORE USR PUGLIA

 

 

Oggetto:  INDIZIONE ASSEMBLEA SINDACALE UNITARIA “A DISTANZA”

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, ai sensi dell’art.8 del CIR Puglia sottoscritto in data 5 settembre 2008 e successive integrazioni e in ossequio alle disposizioni governative adottate per la prevenzione e il contenimento dell’epidemia da COVID-19,

INDICONO UN’ASSEMBLEA SINDACALE UNITARIA

PER TUTTO IL PERSONALE DOCENTE E ATA DELL’AMBITO TERRITORIALE DI BARI-BAT

L’assemblea sarà tenuta, come previsto dalle vigenti disposizioni normative sul contenimento del contagio da COVID19, in modalità telematica “a distanza”.

PER PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA SINDACALE SARA’ POSSIBILE RAGGIUNGERE:

-IL CANALE YOUTUBE: ASSEMBLEA SINDACALE 13 MAGGIO BARI BAT

https://www.youtube.com/channel/UChZ3UzkunHTWgPXIzOaKcCA/featured?view_as=subscriber

-I SITI WEB DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI PROVINCIALI

-LE PAGINE FACEBOOK DI CIASCUNA ORGANIZZAZIONE SINDACALE PROVINCIALE

Attraverso questi canali i partecipanti avranno la possibilità di interagire e porre domande.

L’Assemblea Sindacale nelle modalità indicate si terrà

MERCOLEDI’ 13 MAGGIO 2020 DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 13.00

e tratterà il seguente ordine del giorno:

  1. Relazioni sindacali;
  2. DAD, lavoro agile e servizio collaboratori scolastici;
  3. Personale – Reclutamento – Mobilità (vincolo quinquennale);
  4. Conclusione del corrente anno scolastico e modalità di avvio del prossimo.

Si invitano i Dirigenti Scolastici a dare massima diffusione della presente al personale scolastico attraverso l’utilizzo di ogni strumento informatico a disposizione dell’Istituzione Scolastica.

 Bari, 8 maggio 2020

Ezio Falco

Marco Galiano

Flc  CGIL

Domenico Maiorano

CISL Scuola

Gianni Verga

UIL Scuola Rua

Vito Masciale

SNALS  Confsal

V.C. Castellana

GILDA Unams

Fedele alla sua mission di tutelare sempre i diritti dei lavoratori lo Snals ha aderito all’iniziativa unitaria delle varie sigle sindacali per mantenere sempre alta l’attenzione sui diritti dei lavoratori precari della scuola di cui troverete i dettagli in allegato:

Nota Social Flash MOB (1)

#SONOPRECARIO (1)

Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 34 del 28/04/2020 i bandi delle procedure dei concorsi sotto elencati. E’ sufficiente cliccare sulla voce interessata per accedere ai link diretti dei relativi decreti della Gazzetta Ufficiale. Le domande possono essere presentate, in modalità telematica, nelle date di seguito indicate, tramite l’applicazione «Piattaforma Concorsi e Procedure selettive» avvalendosi delle credenziali SPID o tramite la piattaforma di istanze on line, se si è in possesso di un’utenza di accesso ai servizi valida.

(Decreto n. 497)

Procedura straordinaria, per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune.

(Decreto n. 497)

Presentazione delle domande

A partire dalle ore 9,00 del 28 maggio 2020,

fino alle ore 23,59 del 3 luglio 2020

(Decreto n. 498)

Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per i posti comuni e di sostegno della scuola dell’infanzia e primaria.

(Decreto n. 498)

Presentazione delle domande

 A partire dalle ore 09.00 del 15 giugno 2020,

fino alle ore 23.59 del 31 luglio 2020

(Decreto n. 499)

Concorso ordinario, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento del personale docente per posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

(Decreto n. 499)

Presentazione delle domande

A partire dalle ore 09.00 del 15 giugno 2020,

fino alle ore 23.59 del 31 luglio 2020.

(Decreto n. 510)

Concorso straordinario, per titoli ed esami, per l’immissione in ruolo di personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno.

(Decreto n. 510)

ATTENZIONE le date di presentazione delle domande hanno subito delle variazioni. rispetto al Decreto n. 510.

Il contributo di segreteria richiesto per la partecipazione al concorso straordinario per il ruolo (domanda dall’11 luglio al 10 agosto) sale dai 40 euro del bando del 28 aprile ai 50 indicati nella rettifica del 10 luglio.

La decisione della ministra Azzolina di procedere con la pubblicazione dei bandi di concorso non è la scelta giusta per assicurare alla scuola le condizioni migliori per ripartire. Tutti sappiamo che sarà impossibile svolgere le procedure del concorso straordinario prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, che a settembre gli attuali precari saranno ancora tali e le classi saranno ancora scoperte.

Nella fase in cui la riapertura richiederà stabilità delle cattedre e certezze, il ministero scarica sulle scuole l’onere di nominare quasi 200 mila supplenti, con graduatorie insufficienti e sovraccarico di lavoro sulle scuole che avranno ben altri problemi da gestire. Per questo abbiamo proposto procedure straordinarie e concordate più semplici, anche se altrettanto rigorose e trasparenti.

Serve un provvedimento legislativo che dia garanzie di fattibilità nell’ambito di un progetto complessivo (emendamento nella legge di conversione del D.L.22/2020). In particolare, proprio per cambiare il modo di selezione, è necessario che il concorso straordinario venga espletato per soli titoli al fine di garantire tempi e modi di immissione in ruolo già a settembre; il personale così assunto parteciperebbe ad una formazione in servizio pari a quella già prevista dalla legge e sarebbe confermato in ruolo al termine dello stesso, previa prova orale selettiva. Viceversa centinaia di migliaia di docenti saranno costretti a spostarsi nelle diverse regioni per sostenere l’inutile e costosa prova computer based.

La responsabilità della politica in questa fase complessa per tutto il Paese è quella di assumere tutte le scelte necessarie a garantire una ripresa in condizioni di sicurezza e definire risorse e condizioni concrete per gestire al meglio il funzionamento del sistema di istruzione.

Non è il momento delle impuntature ideologiche. Abbiamo già visto in passato crescere il divario tra la scuola e i decisori politici, ed è ancora più grave riproporre quello schema oggi, quando l’emergenza che attraversiamo richiede confronto e forte condivisione con le forze sociali, di fronte alla difficoltà di riorganizzare l’attività didattica in condizioni di sicurezza.

Sono molti i problemi che affliggono la scuola, non è proprio il caso di aggiungerne altri. Si apra subito, invece, il confronto per affrontarli e risolverli, perché il tempo stringe.

Roma, 28 aprile 2020

Flc  CGIL

Francesco Sinopoli

CISL Scuola

Maddalena Gissi

UIL Scuola Rua

Giuseppe Turi

SNALS  Confsal

Elvira Serafini

GILDA Unams

Rino Di Meglio

La Giornata del Lavoro merita, ancora di più oggi, di essere celebrata poiché è proprio dal lavoro e dai cittadini della nostra Nazione che è possibile trarre le opportunità per la ripartenza e le energie per affrontare la grave crisi economica e sociale che abbiamo davanti.

Elvira Serafini